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ROMA_CONSOLARI, un progetto visionario per la città

IN/Arch per Roma, think-tank promosso dall’ Istituto Nazionale di Architettura – IN/Arch, presenta il progetto Roma-Consolari, un’iniziativa volta alla riqualificazione delle principali vie consolari della Capitale, in dialogo con il Paesaggio e il sistema costruito. Il progetto individua nell’infrastruttura radiale delle consolari il presupposto strategico per una profonda trasformazione urbana della città, con un orizzonte temporale fissato al 2030.
L’azione simultanea di tre fattori decisivi – le crisi sociali ed economiche, l’emergenza ambientale e la rivoluzione digitale – sta modificando profondamente i nostri stili di vita e il modo in cui immaginiamo e desideriamo le forme dell’abitare. Le politiche urbanistiche tradizionali, a Roma come altrove, si dimostrano inadeguate a interpretare la condizione della città e incapaci di generare qualità urbana e felicità.
Roma capitale mondiale di una bellezza che continuamente si rinnova sembra immobile di fronte alle sfide del tempo presente. La gestione urbanistica della città è bloccata sul vecchio paradigma della rigenerazione come strumento di politiche edilizie incrementali e su regole obsolete, talvolta inutilmente aggiornate e sempre concepite in forma agopunturale a sostegno di un palinsesto di incremento delle nuove cubature.
Nelle crisi sociali, climatiche e ambientali che il mondo sta affrontando, è fondamentale sostenere un cambiamento profondo del modo in cui si pensa e si progetta la città.
Altre grandi capitali e metropoli mondiali lo stanno facendo o lo hanno già fatto.
Anche Roma ha bisogno di nuovi paradigmi sociali e paesaggistico/ambientali per affrontare il cambiamento che il tempo le impone e di un nuovo progetto visionario come furono il Tridente, lo SDO o anche Roma Interrotta in tempi diversi.
Le vie consolari sono il grande catalizzatore della forma e del patrimonio archeologico e paesaggistico di Roma Città Eterna. Raccolgono intorno a sé, come in un campo magnetico, gli spazi comuni più rappresentativi della città, i suoi monumenti, i grandi spazi paesaggistici dell’Agro Romano, i possibili rifugi climatici. Rappresentano l’identità e il senso di appartenenza dei cittadini a una sorta di disabitato piranesiano che definisce il valore dei loro paesaggi, dal centro alle periferie della città. Se la Roma di domani si fonda sull’eredità di quella che è sempre stata, le consolari sono le grandi infrastrutture verdi e fissano il significato della città. Sono l’occasione per riorganizzare il sistema urbano della mobilità. Sono il monumento dinamico che definisce la figura metabolica della Città Eterna.
Nel paesaggio archeologico romano, come nelle figure evocative di Piranesi, coesistono strati di memoria e di senso. In questa inerzia apparente sta la forza della città di Roma e la sua capacità attrattiva.
L’obiettivo è quello di ripensare il rapporto tra centro, periferie e paesaggio, ponendo al centro del dibattito il ruolo delle grandi direttrici storiche come motore di rigenerazione urbana e connessione territoriale.
Il progetto sarà presentato in modo approfondito durante il convegno previsto per ottobre al MAXXI, nell’ambito dell’evento Città in Scena, piattaforma nazionale di confronto e visione sul futuro delle città italiane.
Il think-tank IN/Arch per Roma sarà un laboratorio di ricerca permanente e progetto sulla trasformazione di Roma, con l’intento di stimolare un dialogo tra architettura, design urbano e politiche pubbliche, per affrontare le sfide della Capitale nel prossimo decennio.
Hanno già dato la loro disponibilità a far parte del comitato scientifico del think-tank:
Pio Baldi, Presidente della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon ha seguito la ideazione e la realizzazione del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, di cui è stato Presidente dal 2009 al 2012. È stato Direttore generale (2000-2009) e Soprintendente (1990-1999) del Ministero per i beni e le attività culturali, membro del Consiglio nazionale dei beni culturali e del Consiglio superiore dei lavori pubblici
Maurizio Carta, Assessore all’Urbanistica di Palermo, Professore Ordinario di Urbanistica, Università di Palermo.
Mirella di Giovine, Architetto paesaggista e dirigente pubblico nel settore della pianificazione e progettazione del Paesaggio a Roma. Ha svolto ruoli di direzione apicale per più di 20 anni nell’ambito della Amministrazione di Roma nel settore dell’Ambiente e della Rigenerazione urbana.
Vittorio Loreti, fisico e direttore del Sony Center di Roma.
Joao Nunes, Professore Ordinario presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana e progettista del paesaggio di fama internazionale.
Salvador Rueda, psicologo, ecologo, PhD honoris causa in Urban Design, fondatore e direttore della Fundación Ecología Urbana y Territorial di Barcellona, inventore della Barcellona dei Super Isolati.
Michel Vayssie, Direttore generale di Bordeaux Metropole
Il progetto è ideato e curato da:
Pino Pasquali, Architetto, Urbanista, Designer, Art director Ied Roma
Mosè Ricci, Architetto e professore ordinario di Progettazione Urbanistica e già di di Progettazione Architettonica
Susanna Tradati, Architetto e Urbanista, Partner di Nemesi Architects
Con Beatrice Fumarola, Massimo Locci e Stefano Michelato (IN/Arch)