Verso il codice europeo di progettazione per la qualità degli ambienti di vita
Premio “I luoghi per lo sport” – Terza edizione
Architettura, Europa, Ambienti di Vita
ARCHITECTURE, EUROPE, LIVING ENVIRONMENT
National Institute of Architecture – IN/Arch has created Architecture, Europe, Living Environment program for Euro-community cooperation on design culture, activating international relations with ministries, consulates, cultural institutes, municipalities and associations.
Balanced transformations of living environments are fostered by broad visions, informed by complexity, oriented towards identifying real common objectives and qualifying social, cultural and geographical diversity as essential values.
This principle emerges in the EU Work Plan on Culture 2023-2026, which affirms the decisive role of culture and cultural heritage in developing social relationships and territorial cohesion, contributing to inclusiveness and economic and environmental sustainability.
With reference to architecture and urban and territorial regeneration, in recent years the European Union has defined many programmatic documents, including:
- European Urban Agenda (2016) for sustainable cities and human settlements;
- European Territorial Agenda (2020), with the objective of “a future for all places”;
- Leipzig Charter (2020) for integrated urban developments and related governance;
- EU Council Conclusions on Culture, High Quality Architecture, Built Environment (2021), “Architecture and the built environment are embodiments of past and present culture, ways of living and values. They establish the stock for our cultural heritage of the future and contribute to shaping our societies and identities”;
- Ljubljana Agreement (2021), confirms the three pillars of “better regulation, better funding and better knowledge” and updates partnerships of the Urban Agenda, after pandemic;
- Davos Alliance (2023) between European culture ministers for the definition of common evaluation criteria for architecture and urban planning projects.
On the same themes, the EU finances programs for the construction of new networks and support for research and innovation, including:
- Horizon Europe supports the positive impacts of R&I with the mission “climate-neutral and smart cities” and clusters “culture, creativity, inclusive society” and “climate, energy, mobility”;
- Creative Europe supports networks between countries on architecture, cultural heritage, design, literature and publishing, music, performing arts, cross-sector strand. Italy is the most represented country in co-financed projects[1];
- New European Bauhaus connects the European Green Deal to living environment and experiences, strengthening “the role of communities, industries, innovators and creative minds, working together to improve the quality of our lives”[2].
Dialogue across borders is in the DNA of the Institute, “we will invite the major foreign architects, we will exhibit examples of what is done abroad in various fields, we will valorise Italian designers and their most qualified works”[3].
IN/Arch promotes inter-institutional, inter-sectoral, international, open and creative dialogue, to activate ethical, social and political changes, to start a renewal of eco-systems and human relations we can no longer be postponed.
First action of Architecture, Europe, Living Environmentis a series of video-testimonies available here: Towards a European Design Code for the Quality of Living Environment
Programme curated by Giovanni Di Leo, IN/Arch Scientific Board.
[1] Desk Italia – Creative Europe
[2] Elisa Ferreira European commissioner for Cohesion and Reforms
[3] Bruno Zevi, founding speech of National Institute of Architecture (1959)
ARCHITETTURA, EUROPA, AMBIENTI DI VITA
L’Istituto Nazionale di Architettura ha creato il programma Architettura, Europa, Ambienti di Vita per la cooperazione euro-comunitaria sulla cultura del progetto, attivando relazioni internazionali con ministeri, consolati, istituti di cultura, municipalità, associazioni.
Le trasformazioni equilibrate degli ambienti di vita sono favorite da visioni ampie, informate alla complessità, orientate a individuare i reali obiettivi comuni e a riconoscere le diversità sociali, culturali, geografiche come valori essenziali.
Questo principio emerge nel Piano di lavoro UE sulla Cultura 2023-2026, che afferma il ruolo determinante della cultura e del patrimonio culturale per sviluppare i legami sociali e la coesione territoriale, contribuendo all’inclusività e alla sostenibilità economica e ambientale.
Con riferimento all’architettura e alla rigenerazione urbana e territoriale, negli ultimi anni l’Unione Europea ha definito numerosi documenti programmatici, tra i quali:
- Agenda Urbana Europea (2016) per città e insediamenti umani sostenibili;
- Agenda Territoriale Europea (2020), con l’obiettivo “un futuro a tutti i luoghi”;
- Carta di Lipsia (2020) per sviluppi urbani integrati e relative governance;
- Conclusioni del Consiglio UE su cultura, architettura di qualità, ambiente edificato (2021),“L’architettura e l’ambiente edificato sono espressioni concrete della cultura, dei modi di vivere e dei valori passati e presenti. Costituiscono la sostanza del nostro patrimonio culturale futuro e contribuiscono a plasmare le nostre società e identità”;
- Accordo di Lubiana (2021), conferma il principio “migliore regolamentazione, migliori finanziamenti e migliore conoscenza” e aggiorna i partenariati dell’agenda urbana, dopo la pandemia;
- Alleanza di Davos (2023) tra i ministri della cultura europei per la definizione di criteri comuni di valutazione dei progetti di architettura e urbanistica.
Sugli stessi temi, l’UE finanzia programmi per la costruzione di nuove reti e il sostegno alla ricerca e innovazione, tra questi:
- Horizon Europe supporta gli impatti positivi di R&I con la missione “città intelligenti a impatto climatico zero” e dei poli tematici “cultura, creatività, società inclusiva” e “clima, energia, mobilità”;
- Creative Europe sostiene network tra Paesi su architettura, patrimonio culturale, design, letteratura e editoria, musica, arti performative, anche con percorsi trasversali. l’Italia è il Paese più rappresentato nei progetti co-finanziati[1];
- New European Bauhaus connette l’European Green Deal agli ambienti di vita e alle esperienze, rafforzando “il ruolo delle comunità, delle industrie, degli innovatori e delle menti creative, che lavorano insieme per migliorare la qualità della nostra vita”[2].
Il dialogo attraverso i confini è nel DNA dell’Istituto, “inviteremo i maggiori architetti stranieri, esporremo esempi di ciò che si fa all’estero nei vari campi, valorizzeremo i progettisti italiani e le loro opere più qualificate”[3].
IN/Arch promuove il confronto interistituzionale, intersettoriale, internazionale, aperto e creativo, per attivare cambiamenti etici, sociali e politici, indispensabili all’avvio di non più prorogabili processi di rinnovamento degli eco-sistemi e delle relazioni umane.
La prima azione di Architettura, Europa, Ambienti di Vita è una serie di video-testimonianze istituzionali: Verso il codice europeo di progettazione per la qualità degli ambienti di vita.
Programma a cura di Giovanni Di Leo, membro del Comitato scientifico IN/Arch
[1] fonte Desk Italia programma Europa Creativa
[2] Elisa Ferreira, commissaria UE per la Coesione e le Riforme
[3] Bruno Zevi, discorso fondativo dell’Istituto Nazionale di Architettura (1959)