Elio Luzi: complessità e ironia
Progettare la rigenerazione urbana
Grandi infrastrutture e sviluppo del Paese
Obiettivi
L’obiettivo è quello di cominciare a rispondere ad alcuni quesiti fondamentali:
- Quale strategia di sviluppo infrastrutturale per mantenere il nostro paese all’interno delle principali aree di sviluppo europee e internazionali?
- Quale strategia per la riconversione energetica dei nostri territori dall’uso dei combustibili fossili a quello delle fonti rinnovabili, valorizzandoli – anziché devastandoli – con l’introduzione dei dispositivi di captazione?
- Quale strategia per l’accessibilità e la messa in sicurezza dei territori resi fragili dall’abbandono delle aree interne?
- Quale strategia di manutenzione-trasformazione del nostro sistema infrastrutturale, la cui fragilità è stata traumaticamente evidenziata dal crollo del Ponte Morandi a Genova?
- Quale strategia per rendere positivo l’impatto delle grandi reti infrastrutturali all’interno di paesaggi preziosi come quelli italiani, evitando che continuino ad “avvicinare il lontano e allontanare il vicino” ma, al contrario, integrandole organicamente ai circuiti locali?
- Quale strategia per una maggiore vivibilità di quella infrastruttura complessa che è lo spazio pubblico urbano, da rigenerare anche attraverso il potenziamento delle reti verdi e blu e della mobilità ciclabile e pedonale?
- Quali risorse per una pianificazione territoriale così imponente?
Ed è per questo che IN/ARCH e Ance con Consiglio Nazionale Ingegneri, Federbeton e Oice stanno progettando tre momenti seminariali su tre aree tematiche:
01 Grandi infrastrutture e sviluppo del Paese.
02 Infrastrutture per l’Italia delle cento città – Infrastrutture, territori fragili, equilibrio ambientale e paesaggio.
03 Infrastrutture per le città – Sviluppo di modelli innovativi per la mobilità urbana.
E un convegno finale in cui si presenteranno al pubblico e alle Istituzioni le tesi elaborate a seguito dei tre seminari.