L’obiettivo per il 2015 è continuare sulla strada del riconoscimento di gestori e progettisti che hanno realizzato le opere più interessanti, innovative, caratterizzate per l’inserimento paesaggistico, l’architettura e l’arredo. Valorizzare quindi sia le nuove opere che le ristrutturazioni di qualità per incentivare l’attenzione e gli investimenti dei privati.
A essere premiati nella seconda edizione sono:
- cinque interventi realizzati tra il 1° gennaio 2012 e il 14 giugno 2015, sia in Italia che all’estero da progettisti italiani.
In continuità con la prima edizione vengono premiati anche gli imprenditori che hanno contribuito alla realizzazione alla gestione dell’opera
- tre progetti relativi a oggetti, materiali o componenti di arredo che non abbiano ancora un produttore nella categoria dedicata al design
Motivazioni: La Commissione all’unanimità ha apprezzato il controllo progettuale e la coerenza dell’approccio progettuale alle differenti scale della progettazione. Dalla scala urbana e del confronto con i contesti, a quella del controllo spaziale interno, a quella degli arredi e delle finiture, il progetto è stato apprezzato per la sobrietà e la raffinatezza minimalista complessiva, del dettaglio architettonico e delle tecnologie adottate.
Motivazioni: Il progetto dell’hotel Weisses Kreuz è in grado di coniugare gli elementi evidenti di una tradizione costruttiva locale, con le forme e la spazialità dell’architettura moderna. Il risultato finale è un progetto che appare sospeso tra classicità e modernità; sempre in grado di assicurare un non banale inserimento nel contesto storico e paesaggistico; in grado infine di confrontarsi con gli elementi, a volte invadenti, di una preesistenza edilizia.
Motivazioni: Il progetto affronta e risolve efficacemente il rapporto con un contesto storico-archeologico che risulta sorprendentemente patrimonizzato nella spazialità interna senza scadere mai nella scontata musealizzazione. Di grande sobrietà l’articolazione e la matericità esterna, in grado di ricondurre il partito architettonico al solo rapporto delle volumetrie.
Motivazioni: Il progetto, chiamato al confronto con l’edificio di Giovanni Muzio, lo affronta con gli strumenti specifici dell’architettura. Materiali, tecnologia e spazialità del progetto risultano tra di loro sempre coerenti, in un continuo e non mimetico confronto con l’importante monumento, nella sistematica e apprezzabile rinuncia a qualsiasi tipo di esibizionismo.
Motivazioni: La commissione ha apprezzato la capacità del progetto di interni di proporsi come un vero e proprio allestimento in grado di rimandare e di reinterpretare, con pochi sicuri elementi, la tradizione giapponese e quella scintoista in modo specifico. Semplici ed efficaci, in questo senso, sia l’utilizzazione delle cromie tradizionali, sia l’utilizzazione delle tecniche della reiterazione e della sequenzialità elementare.
Motivazioni: Premio per aver ideato un percorso progettuale, che va dal progetto d’immagine, con un omaggio al mondo tipografico (attraverso l’utilizzo della lettera “O” a rappresentare il prodotto principale dell’attività, la pizza), la realizzazione di elementi ex-novo o il riutilizzo di elementi preesistenti, fino all’attenta ricerca funzionale per la progettazione delle attrezzature necessarie al corretto svolgimento delle attività all'interno del locale.
Motivazioni: Premio per avere reso flessibili ambienti living, situati in spazi storici recuperati per una ospitalità alberghiera, così detta diffusa, attraverso l’uso di un elemento semplice come un parallelepipedo, sintesi di più funzioni, il cucinare e il sedersi a tavola, grazie al semplice scorrimento del piano che ne consente il doppio uso.
Motivazioni: Premio per aver creato un prodotto facile da usare con il quale dare risposta alle mutevoli esigenze della ricettività alberghiera. Perfettamente risolto il concetto della trasformabilità.