Una partnership coordinata da Inarchservizi che ha coinvolto le sezioni regionali dell’Istituto Nazionale di Architettura e i Paesi europei quali: Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia e Spagna.
Il progetto contribuisce a dare applicazione alla Dir. 85/384/EEC riguardante la libera circolazione degli architetti all’interno dell’UE e alle Racc. III/F/5005/3/90 del Comitato Consultivo CEE, circa la necessità di formazione post lauream per l’esercizio omogeneo della professione di architetto nei paesi EU, oltre che inserirsi nelle indicazioni del Libro Verde della Mobilità sulla necessità di fronteggiare la crisi economica con la creazione di competenze innovative.
Il progetto di mobilità ha coinvolto 165 giovani architetti under 35 appena entrati nel mondo del lavoro, con priorità alle donne e ai residenti nel Mezzogiorno d’Italia e ha offerto loro l’occasione di poter arricchirsi di un’esperienza formativa e professionalizzante all’estero grazie alle borse di studio per tirocini transnazionali in studi professionali e organismi di formazione.
Il tema centrale affrontato nel corso del tirocinio è la pianificazione sostenibile dei centri urbani. Un tema che non può prescindere dall’acquisizione di conoscenze legate ai temi sociali e culturali che le nostre città multietniche si trovano ad affrontare. Non solo sostenibilità ambientale quindi, ma soprattutto sociale e culturale, in cui la riqualificazione ambientale non è il fine, ma solo uno tra gli strumenti per progettare città a misura d’uomo nel rispetto delle differenti culture.
Attraverso quindi un’esperienza pratica, i tirocini hanno consentito di dotarsi di strumenti e conoscenze in contesti europei che già in passato hanno affrontato tematiche analoghe, essendo tutti i Paesi di destinazione luoghi che hanno ridisegnato le città anche in funzione di popolazioni multietniche.