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Ponte Morandi: si poteva restaurare?
Era veramente necessario l’abbattimento del ponte? É stato economicamente ed eticamente vantaggioso?
Durante la puntata di La Vita in Diretta Estate, l’architetto Paolo Portoghesi ha espresso il proprio dissenso in merito alla ricostruzione del viadotto, specificando che l’abbattimento e la progettazione di una nuova struttura non erano strettamente necessarie e che: il Ponte Morandi era un capolavoro non solo di ingegneria ma di architettura. Qualcosa che creava uno spazio e un paesaggio e faceva parte dell’identità di Genova. L’identità di una Genova moderna che, attraverso il ponte, esprimeva questa sua vocazione portuale, questo rapporto con il mare. Il Ponte Morandi è morto per mancanza di cure, per mancanza di manutenzione. Ci sono delle cose moderne che meritano di essere conservate gelosamente. Purtroppo, il Ponte di Morandi era una di quelle. La nostra grandezza, la nostra specificità sta nell’avere questo patrimonio e nell’esser stati capaci di conservarlo. La scelta di ricostruire è stata una scelta un po’ affrettata. É stato soprattutto soffocato il dibattito sollevato dall’INARCH ed altri. C’era questo grande problema di vedere cancellato questa opera d’arte di indubbio prestigio internazionale. Un edificio che meritava di essere considerato patrimonio dell’umanità. Un ponte può essere un’opera d’arte e in questo caso sicuramente lo era.
Guarda tutto l’intervento dell’architetto Paolo Portoghesi (minuto 47)
Il parere di IN/ARCH: