Città in scena 2024 – Ancona
LCB – Agende, alleanze, attori per la rigenerazione degli ambienti di vita di Giovanni Di Leo
LCB – Architettura/Ambienti di vita di Massimo Pica Ciamarra
ARCHITECTURE / LIVING ENVIRONMENT
The title is instrumentally imprecise because here by “architecture” I mean any building artefact, not only those recognised as special for their aesthetic character, expressive language or meanings they carry. That is, any built element that can be isolated from its context. While by “living environment” I mean any space, any whole composed of several elements (the artificial ones normally generated by the succession of different processes): a single room, a street, a square or a city. In order not to create misunderstandings, although there is a certain analogy, I do not equate them with the “landscapes” in which we are immersed from time to time. Isolated from its context, even a “living environment” leads to selfishness; on the other hand, integrated into a network of relations, it can be a life raft: in the way it fosters aggregations, counteract risks, slow down ineluctable degradation. Furthermore, valuable considerations for living environments derive from habitat studies in the Fourth Environment.
The characters of a “living environment” affect people, moods, behaviour, and quality of life: moreover, each space accommodates us for a different amount of time, not to mention the ever-increasing percentage of those who live more as nomads than as permanent residents.
Article from La Collection n.13 – Le carré bleu
ARCHITETTURA / AMBIENTI DI VITA
Il titolo è strumentalmente impreciso perché qui con “architettura” intendo qualsiasi manufatto edilizio, non solo quelli riconosciuti particolari per caratteri estetici, linguaggi espressivi o significati di cui sono portatori. Ossia ogni elemento costruito isolabile dal suo contesto.
Mentre con “ambiente di vita” indico qualsiasi spazio, qualsiasi insieme composto da più elementi (quelli artificiali normalmente generati dal susseguirsi di processi diversi): una singola stanza, una strada, una piazza o una città. Per non creare equivoci, benché vi sia una certa analogia, non li assimilo ai “paesaggi” nei quali di volta in volta siamo immersi. Isolato dal suo contesto, anche un “ambiente di vita” porta all’egoismo; invece, inserito in un reticolo di relazioni, può fungere da “zattera di salvataggio”: può favorire aggregazioni, contrastare i rischi, rallentare l’ineluttabile degrado. Inoltre dagli studi sull’habitat nel Quarto Ambiente derivano considerazioni preziose per gli ambienti di vita.
I caratteri di un “ambiente di vita” influiscono sulle persone, sull’umore, sui comportamenti, sulla qualità della vita: peraltro ogni spazio ci accoglie per una quantità di tempo diversa, senza pensare alla sempre crescente percentuale di chi ormai vive più da nomade che da stanziale.
Articolo di La Collection n.13 – Le carré bleu