Pratiche critiche attraverso il confine mediterraneo

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Evento organizzato nell’ambito della 17. Biennale Architettura Venezia 2021. Padiglione Italia curato da Alessandro Melis – Comunità Resilienti. Resilient Communities.
Con il patrocinio di In/Arch

Negli ultimi decenni, due movimenti principali hanno plasmato il Mar Mediterraneo e le sue coste: il movimento migratorio di persone che tentano di fuggire dall’Africa e raggiungere l’UE, e il contro-movimento di operazioni civili, legali e militari dell’UE, che pattugliano il Mediterraneo e “assicurano” Confini dell’UE. Nell’immaginario collettivo e nella retorica politica dell’Unione europea, il Mediterraneo è diventato lo spazio di una crescente “ondata migratoria”, in una traiettoria sud-nord unidirezionale e unidimensionale. Le narrazioni di “invasioni” trascurano e oscurano il modo in cui le risorse essenziali, come il gas naturale e il petrolio, si muovono senza intoppi sulle stesse rotte, fondando lo stile di vita europeo in pratiche estrattive oltre i suoi confini. Inoltre, contribuiscono a ignorare e nascondere come le attuali condizioni di disuguaglianza tra le due sponde siano radicate in strutture di violenza passate (e non del tutto passate). Nel contesto dell’inaugurazione del Padiglione Italia, alla XVII Mostra Internazionale di Architettura dal titolo “How will we live together?”, il panel Europe, a Resilient Community?/Europa, una comunità resiliente? riunirà studiosi, attivisti e architetti per esporre i paradossi della militarizzazione del confine meridionale del Comunità e considerare pratiche alternative e strategie di progettazione per un futuro resiliente. Mettendo in scena un gran numero di voci femminili, il panel richiamerà l’attenzione sul ruolo delle donne nel plasmare il futuro dell’Europa e sul ruolo di un approccio femminista per annullare la logica stessa dei confini e delle epistemologie binarie.

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